I matrimoni non diminuiranno.
A fronte di qualche coppia che la clausura Covid ha fatto allontanare, sono decisamente di più quelle che, dopo l’emergenza, hanno capito valori e affetti e hanno deciso per il grande passo. Come si prospetta dunque il 2021? Sicuramente affollato dal punto di vista delle cerimonie. Quasi tutti i matrimoni della primavera estate 2020 sono stati riprogrammati (pochi) in inverno, scivolati (tanti) al 2021. Il calendario si delinea complesso soprattutto per la ricerca delle location. Sarà difficile conquistarsi le più ambite, gioco forza verranno considerati anche i giorni prima improponibili come il mercoledì e il venerdì, allontanando ogni ombra di scaramanzia. E per gli abiti? Nessuna sposa veramente innamorata della propria scelta l’ha messa in discussione. Intervistando gli Atelier: pochissimi hanno registrato ripensamenti, le decisioni sono state confermate! Adesso i negozi devono organizzarsi con un magazzino che custodisca doverosamente gli abiti, in attesa che vadano a destinazione.
Dal punto di vista invece dei comportamenti, l’isolamento sembra aver incrementato la voglia di festeggiare e se le norme permetteranno di riavvicinarsi, il numero degli ospiti non diminuirà. Fra gli sposi, a digiuno di feste, il sogno di tanti amici è ricorrente, così come l’entusiasmo di poterlo fare. Ma si fa strada una nuova consapevolezza nei confronti dello spreco e dell’ambiente. Un’attitudine che privilegia il territorio, rispetta la stagionalità, evita gli esotismi (fiori e cibi che vengono da lontano), l’esibizione esagerata. L’atteggiamento è piuttosto quello di trovare una misura che corrisponda alla propria personalità, al proprio modo di essere, una sorta di ‘su misura’ che non sia solo legato alla confezione dell’abito, ma a tutta l’organizzazione della giornata.
Buona estate, Mariella